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AA. VV. Le voci dell'arcobaleno

Un giudizio di Barberi Squarotti

Una lettera/lettura

di Tolmino Baldassari

Caro Alessandro,
ancora grazie della bella e utile antologia.
L'ho letta con attenzione, e ora voglio dirne alcune cose.
Valido e pertinente il tuo componimento nel primo risvolto di copertina.
Qui non m'interessa solo dire di chi ho sentito di più, anche se qualcosa dirò, sì invece dire cose riferite alla mia lunga e ripetuta educazione alla poesia.
Per farmi subito capire comincio dai difficili e a un tempo caotici versi di Christian Sinicco. Per dire che la poesia non è gioco e non deve essere astruseria, ma deve dire cose, comunicare. Può essere riferita a condizioni generali o particolari della società, a varie visioni del mondo o anche solo a modi di sentire. E può essere introspettiva, da non scambiare con mera impressione personale. Quel che conta è l'intensità espressiva, che penetra nel lettore.
Qui potrei fermarmi, poiché ognuno ha le sue preferenze. Voglio, invece, semplicemente elencare – per quel che può contare – i componimenti che ho sentito di più.

Luca Ariano: Elegia al Supermercato, Pietre sradicate, Lapidi imbrunite. E per lui come per altri ho sottolineato alcuni versi…;

Roberta Bertozzi: "al mio tre compari", "dunque era questo – stabilito", "passare sulle labbra";

Monica Borettini: Nero, Neve, "nella geometria liquida dell'inverno", "Hanno lo sguardo gelido";

Andrea Campanozzi: Terra, Silent Night;

Caterina Camporesi: "all'opra di buon'ora", "forato dal tempo";

Chiara De Luca: Luce, Nebbia, Neve, Ovunque, "a mio fratello e mia madre";

Pietro Federico: "Il bianco è il luogo", Guardarla mentre si addormenta, "Sei bellissima", La terra di mio padre, "La luce del portico ti cade di lato sul volto", "Spegnevi la luce come se dopo", "Metti le mani sotto la lampada", "Tu come quel tiglio", Alto il desiderio;

Raffaele Ferrario: La prima volta;

Sergio La Chiusa: "è sempre un riscrivere confini sconfinare occupare";

Gianfranco Lauretano: Dieci grazie, Verso Loreto, Quando volo;

Nicola Molon: The Walt Disney Company, Per caso, Sottopelle, Sempre troppo tardi;

Alessandro Nannini: "esiliati, immemori e spauriti", silenzio, viaggio, oblio;

Luca Nannipieri: "a Mario Luzi", "a Valeria", "a nonno", "a Dina", "a Ivano e Raffaello Baldini";

Davide Nota: Biblioteca;

Adeodato Piazza Nicolai: "Sote la pioa n cian che baia", "Ai prime de otobre tre becastorte", "Sembra l'ultima farfalla invischiata", "No sei pì subià come un gardelin", "Fora de la mea canbra l cian", "Tel cianton destro sora del lieto", "Magra come n bacheto, l'à traversou", "Mamma, da quando sei partita";

Domenicao Settevendemie: "A nessuno dirò mai";

Christian Sinicco: "in un tempo indeterminato del respiro quelle mani";

Giovanni Tuzet: Appassite, Evoluzione, Sguardi, Luce sul deserto, Amore mio.

… Ma i miei gusti personali interessano?
Inoltre ho sottolineato quel che a me parevano valide affermazioni negli autocommenti.
E va chiaramente affermato che la tua è opera veramente meritoria.
Può andare bene il "tu"?
Crodialmente

Tolmino

Cannuzzo di Cervia
cap 48010

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