Luca Nannipieri

Mario Luzi
Il Maestro e i suoi dialoghi

recensione di Vincenzo D'Alessio

Il volume uscito per le edizioni Fara, a poca distanza dalla scomparsa dello scrittore Mario Luzi, realizzato da Luca Nannipieri, costituisce un buon contributo alla visibilità delle opere dello scrittore fiorentino. Luzi non è figura che può essere contenuta in un solo volume. Scrive bene Nannipieri alla fine del volume che in caso di ristampa dell'opera si aspetta delle variazioni. Una rilettura totale dei dialoghi di Luzi, comprese le interviste televisive, sarebbe auspicabile ma di difficile realizzazione: il Centro Studi Mario Luzi di Pienza dovrà provvedere.
Il testo pubblicato da Fara sottolinea con attenzione uno dei lati del diamante che è stata l'esistenza di questo grande scrittore: sottolineo e confermo la tesi di Nannipieri che il Nostro non è stato solo un mirabile poeta, quanto molte altre facce della "vasta orma" in lui stampata.
La negazione della grandezza poetica assunta da Nannipieri suona come una affermazione della grandezza in altre dimensioni: in questo caso il dialogo. Una lettura piacevole e struggente, ricca di richiami letterari e dettagli critici. La conoscenza tra l'autore del testo e il "vecchio" Luzi ha molto da dire in questa opera:
"Ho sempre amato molto quando una persona anziana racconta la sua vita" (p. 75).
La bellezza di Luzi, la straordinarietà della sua mite esistenza terrena, il fuoco delle sue opere,la risolutezza del suo insegnamento, l'originalità delle sue traduzioni di altri poeti, sono materiale che bene studieranno coloro che amano, fuori dall'Italia, la letteratura italiana.
Bene scrive Nannipieri quando sentenzia:
"In altre popolazioni, in altre civiltà Luzi sarebbe considerato un venerabile, un sapiente, un uomo sacro" (p. 38).
Troppo spesso nella nostra "serva Italia di dolore ostello" gli uomini veri sono dimenticati perché portatori di onestà.

dicembre 2005

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Vincenzo D'Alessio
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