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Recensioni e segnalazioni

Nino Di Paolo
Subhaga Gaetano Failla

 

 

 

Jóhan Haukur Jóhansson
Imperfect Symmetry
La simmetria imperfetta

€ 10,00 pp. 112 (Narrabilando 61) gennaio 2022
ISBN 978-88-9293-096-4

Prefazione di Alberto Fraccareta
Copertina di Giacomo Ramberti
Versione ingelse a fronte

Menzione di merito Premio Carlo Bo - Giovanni Descalzo Setri Levante 2022

– Ti saluto, Jóhan, sai cosa significa il tuo nome?
Credevo di saperlo, ma non mi ricordavo più, mentre ascoltavo colei che mi aveva salutato, del senso di quel nome biblico. Mi ripromisi di consultare qualche fonte per rinfrescarmi la memoria. Sibilla si materializzò come vestita di nebbia, i capelli di un castano assai chiaro, i lineamenti del viso e del corpo straordinariamente simili a quelli di Alba di cui poteva avere anche l’età. Sembrava in grado di leggermi il pensiero, e disse: – Va bene. Ora puoi decidere di meditare oppure puoi proseguire.
Non avevo voglia di pensare alla mano sinistra rimpicciolita; ero curioso. Dall’ingresso della grotta giunse una folata di aria fresca ricca di pollini odorosi.

«Cos’è questo libro, La simmetria imperfetta, che abbiamo fra le mani? Chi è lo scrittore, Jóhan Haukur Jóhansson? Sono le prime domande che vengono in mente a una rapida sfogliata. Be’, innanzitutto, La simmetria imperfetta è uno strumento di conoscenza, un cannocchiale con cui leggere la ‘semiosi illimitata’ del mondo, una guida alla ‘disseminazione del significato’ di deleuziana memoria. Nell’ultimo rigo della Postilla è detto, in maniera forse rivelatoria: «La carità può essere considerata come un processo di avvicinamento alla dimenticanza di sé». Una frase senza dubbio profonda e condivisibile, cartina al tornasole di quanto affermato nel corso dell’opera. Ma chi sta proferendo queste parole? L’autore, il protagonista o colui che è dietro l’autore? Interrogativi senza risposta. È chiaro: Jóhan Haukur Jóhansson è un eteronimo, ma – come ci hanno insegnato Pessoa, Kierkegaard e compagnia – questo non vuol dir nulla, nulla toglie alla realtà del «professore di Letteratura islandese all’Università di Lund (Svezia)», che immaginiamo arrancare tra brume e ghiacci, portatore inconcusso dell’eterno rito cristiano.
La simmetria imperfetta è una concezione delle cose, in senso scientifico e umanistico. Vi si narrano alcune avventure che avvengono esteriormente e interiormente rispetto al protagonista e al lettore, il quale deve lasciarsi quindi coinvolgere dal flusso emotivo del narrato.» (dalla Prefazione di Alberto Fraccacreta)

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