Gennaro Pesante

Il Battutista

Un Sospetto si aggirava negli spazi della Libreria Odradek venerdì 14 ottobre 2005: due voci e uno strumento riempivano di parole argute, note provocanti e divertenti le orecchie degli astanti. Una performance al centro della capitale su questioni di capitale importanza. Di chi la colpa di questa esibizione senza libri in un luogo che li vende?
Pare che un sedicente polemista aduso a frequentare i luoghi del potere, abbia fornito la miccia per scatenare un ignoto Battutista e allontanare le allodole dagli specchietti dei facili proclami elettorali. Staccate dalle pagine le frasi han preso vita: un mix di commenti musicali, di recitazioni concitate e coinvolgenti ha rivelato alcune dietrologie del modo di far politica e di parlarne, che possono aiutare ad affrontare le sfide della polis con un disincanto attivo.
Grazie dunque al Pesante autore di testi ossimoricamente frizzanti e alla Compagnia che del Sospetto fa teatro.

Alessandro Ramberti

Il Battutista di Gennaro Pesante è una lettura scorrevole e divertente, un'occasione di incontro con amici nuovi e amici di sempre per condividere le peripezie del battutista, uno che per professione "pensa e scrive battute per gli altri", soprattutto i politici!
Ma per spiegarci la vita del professionista della battuta, una vita piena di insidie, angherie e frustrazioni, l'autore mette in parole ciò che molti pensano ma nessuno osa esplicitare e adopera la sua verve umoristica per demistificare personaggi e situazioni.
Gennaro Pesante scopre la quintessenza del ridicolo nelle incongruenze e nelle contraddizioni del quotidiano e, senza "guastarsi dentro", va oltre, alla ricerca di quel filo salvifico che dalla rabbia ci porta alla risata e dal disagio alla consapevolezza del paradosso, passando per la leggerezza dell'ironia e la dissacrazione.
Tutto questo è codificato in episodi brevi, dalla comicità veloce e liberatoria, come solo un Battutista riesce a trasmettere. Il lettore condivide il divertimento e l‚ottimismo di chi sa ridere e impara a vivere. Con intelligenza.

Helene Paraskeva

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