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L'universo che sta sotto le parole

XIV concorso Pubblica con noi: giuria

Edizione 2015 vai al bando

 

Sezione racconto

Emilia
Emilia Dente



lucia
Lucia Grassiccia

 

 

bardotti
Massimiliano Bardotti

 

 

 

maria pina Maria Pina Ciancio

 


Niva
Niva Ragazzi

 

 

roberta
Roberta Leone

 


sergio pasquandrea
Sergio Pasquandrea

 

 

Gaetano
Subhaga Gaetano Failla

 

 

 

 

 

Sezione poesia

 

afrodita
Afrodita Carmen Cionchin

 


federicaAngela Caccia

 

 

Anna Ruotolo

 

 

clery celeste
Clery Celeste

 

 

fabio cecchiFabio Cecchi

 

 

francesco ostiFrancesco Osti

 

 

lorenzo mariLorenzo Mari

Sezione racconto

Emilia Dente è nata in Svizzera, ma risiede Montefusco (AV). Si è laureata in Sociologia presso l'Università di Salerno con il massimo dei voi e la lode. Attiva in svariate iniziative di promozione educativa e di volontariato, ha collaborato e collabora con vari enti e istituzioni. Fa parte del Gruppo Culturale F. Guarini di Solofra (AV) e ha progettato e coordinato diversi eventi socio-culturali (fra cui: “La memoria: storia viva”; “Donne in cammino”; “Campania: non solo mare”) nel territorio irpino. Ha partecipato, previa assegnazione di borsa di studio, al primo corso di “Strategie di progetto per lo sviluppo locale” dell'Università di Salerno, specializzandosi nella promozione dello sviluppo locale. Ha pubblicato (racconti e poesie, 1996), Cuore di donna, Antologia del Premio di Poesia “Città di Solofra” (2002), la brochure “Il monumentale Carcere Borbonico nella città di Montefusco” (2003) oltre a saggi ed articoli di critica letteraria pubblicati sulla stampa locale e nazionale. Ha scritto fiabe (nel 2013 è uscito Il principe bambino con Youcanprint) racconti e un saggio sul genere fiabesco, tuttora inediti. È fra i vincitori del concorso Pubblica con noi con la silloge Tarassaco e viole (Fara, 2009).

Lucia Grassiccia dice di sé: “Da tutti gli anni che ho, mi sfamo di letture e mi disseto di scritture. Sono arteterapeuta e attualmente vivo a Milano ma la mia terra è la Sicilia, e Modica la città che nel 1986 mi riversò sul mondo. Inizio a scrivere articoli per il progetto Hzine, presso l’Accademia di Belle Arti di Catania, e per il quotidiano web Ondaiblea. Collaboro con le testate Artribune e Look Lateral per interrogarmi e interrogare sull’arte. Nel 2013 pubblico il mio primo romanzo ebook, Elevator (Prospero Editore). Non credo nei pettini”. È inserita in Scrittura felice.


Massimiliano Bardotti cura per la Toscana la “Collana poetica itinerante” di Thauma edizioni. Nel 2011 con Thauma è uscito il suo libro Fra le Gambe della Sopravvivenza (finalista al Premio Mario Luzi, Arezzo Poesia Sergio Manetti, Premio Sulle Orme di Ada Negri, Premio Città di Sassari e Premio di poesia Annuario Giulio Perrone ed., terzo classificato al Premio Città della Spezia e vincitore del Premio città di Manfredonia Re Manfredi). Nel febbraio del 2013 esce Ne abbiamo fin sopra i capelli dell’umano, scritto con Luca Pizzolitto e Serse Cardellini, edito da Thauma nella collana “Poethree”. Il libro è tradotto anche in polacco. Nel mese di maggio 2013 esce A Cieli Aperti (Thauma, “Collana poetica itinerante”). È vicepresidente dell’Associazione Culturale Assenzio, nata con l’intento di divulgare il linguaggio poetico e di contaminarsi con ogni forma d’arte. Con Giacomo Lazzeri (musicista) ha formato il duo La Minima Parte, la poesia che incontra la musica e diviene spettacolo, teatro, concerto. Web: www.facebook.com/la.parte.3 


Maria Pina Ciancio di origine lucana è nata in Svizzera nel 1965. Trascorre la sua infanzia tra la Svizzera e il Sud dell’Italia, dove attualmente vive coniugando la passione per l’insegnamento a quella per la poesia e la scrittura. Viaggia fin da quand’era giovanissima alla scoperta dei luoghi interiori e dell’appartenenza, quelli solitamente trascurati dai grandi flussi turistici di massa, in un percorso di riappropriazione della propria identità e delle proprie radici. Ha pubblicato testi che spaziano dalla poesia, alla narrativa, alla saggistica. Tra i suoi lavori più recenti ricordiamo Il gatto e la falena (Premio Parola di Donna, 2003), La ragazza con la valigia (Ed. LietoColle, 2008), Storie minime e una poesia per Rocco Scotellaro (Fara Editore 2009), in corso di stampa Assolo per mia madre (L’Arca Felice, 2014). Nel 2012 ha curato il volume antologico Scrittori & Scritture – Viaggio dentro i paesaggi interiori di 26 scrittori italiani (Associazione Culturale LucaniArt).
Suoi scritti e interventi critici sono ospitati in cataloghi, antologie e riviste di settore.
È presidente dell’Associazione Culturale LucaniArt e su internet cura uno spazio laboratoriale sul romanzo e la poesia in Basilicata.
cianciomariapina.wordpress.com/poesie

Da sempre lettrice accanita, Niva Ragazzi si diletta anche a scrivere: partecipa con passione ai concorsi letterari ottenendo buoni risultati. La dimensione del racconto è quella che preferisce; ama spaziare tra vari generi: fantasy, horror, fantascienza, ma apprezza particolarmente la narrativa per bambini e ragazzi. Collabora all’ideazione, alla preparazione e messa in onda di alcuni programmi di approfondimento culturale presso una radio privata locale. Alcuni suoi racconti sono pubblicati in varie antologie. Altri testi e poesie sono reperibili su siti internet.


Roberta Leone
è nata a Barletta nel 1979. Dopo la Laurea in Lettere Classiche all’Università di Chieti, dove studia con il grecista Massimo Vetta la favola nella commedia attica antica, nel 2004 si trasferisce a Roma per specializzarsi prima alla Lumsa e poi alla Scuola Vaticana di Paleografia, Diplomatica e Archivistica. Dal 2005 collabora con varie riviste cattoliche e con il quotidiano online Korazym.org, per cui segue le attività e i viaggi di papa Benedetto XVI. L’ingresso nella redazione di Korazym – una tra le prime e più giovani esperienze di giornalismo cattolico online – segna profondamente la sua formazione professionale e la orienta alla carità intellettuale e allo studio dei new media. Dal settembre 2011 cura per Korazym.org la rubrica quotidiana di poesia “Il momento presente”, dedicata alla memoria del Cardinale Francois-Xavier Nguyen Van Thuan. È inserita in Chi scrive ha fede? (Fara 2013).


Sergio Pasquandrea è nato nel sud-est della Penisola, in uno degli ultimi decenni del secolo scorso. Il destino, che egli corteggia spassionatamente, lo ha poi portato a trasferirsi nel centro esatto dello stivale. La poesia, da lui amata di un amore che sconfina nel masochismo, a volte gli ditta dentro. Lui scrive. Lei scuote la testa, sconsolata. Quando la Musa tace, Sergio dispone di numerosi altri modi per far danni: l’insegnamento, il giornalismo musicale, la ricerca universitaria, il disegno, la tastiera di un pianoforte. Ha due figli che adora e una moglie che si guadagna la santità sopportandolo. Suoi contributi in numerose pubblicazioni. Recente l'inserimento in Letteratura… con i piedi.


Subhaga Gaetano Failla è nato a Scalea (CS) nel 1955. Laureato in Sociologia a Urbino, ha pubblicato saggistica sociologica. Ha fatto parte di gruppi teatrali. Libri di racconti: Logorare i sandali (Aletti 2002), Il coltello e il pane (Aletti 2003), La signora Irma e le nuvole (Fara 2007). Suoi testi sono presenti in numerose riviste e altre pubblicazioni, in e-book, siti online italiani ed esteri e nelle antologie dei seguenti editori: Perrone, Azimut, Aletti, Morrone, Opposto.net, Historica. Ha pubblicato racconti con Delos Books in diverse antologie e nella rivista Writers Magazine Italia. Altri suoi testi con Fara in: 3x2 (tra i vincitori di “Pubblica con noi 2006” con il racconto lungo Il seminario di Vinastra), Lo spirito della poesia, Storie e versi, Salvezza e impegno, Chi scrive ha fede?, Scrittura felice, Letteratura… con i piedi, Siamo tutti un po’ matti (tra i vincitori di Insanamente 2014 con il racconto Pentimento). Poesie nelle antologie in lingua inglese, tradotte in francese e tedesco, Zen poems (Londra, 2002) e Haiku for lovers (Londra, 2003). Ha collaborato con Orizzonti, con la rivista inglese Hazy moon e con il blog Letteratitudine. Collabora con la La Masnada e i blog di Fara. Vive in Toscana.

 

 

Sezione poesia

Afrodita Carmen Cionchin, nata nel 1973 in Romania, è docente di Lingua e letteratura italiana e romena. Ha al suo attivo una cinquantina di studi e articoli, incentrati su quattro principali direzioni di ricerca: letteratura comparata mitteleuropea, con primario interesse per la letteratura italiana (specie triestina) e ro mena; lingua italiana nel contesto romanzo e traduttologia; lingua romena tra diacronia e sincronia; presenza romena in Italia dopo il 1989, integrazione socio-culturale e tendenze attuali, scrittori romeni italofoni (scrittori migranti). Ha pubblicato, tra l’altro, il volume Lingua italiana in prospettiva storica (Augusta, Timisoara 2000, 254 pp.). È inoltre traduttrice con pubblicazioni in riviste e volumi, tra cui: Claudio Magris, Un altro mare, traduzione romena con il titolo O alta mare (Univers, Bucuresti 1999, 120 pp.); Claudio Magris, L’infinito viaggiare, traduzione romena con il titolo Calatorie nesfârsita? (Rao, Bucuresti 2010, 256 pp.). Ha ideato e dirige la rivista bilingue on line «Orizzonti culturali italo-romeni» (registrata in Italia con ISSN 2240-9645 e accessibile ai due siti www.orizzonticulturali.it e www.orizonturiculturale.ro), una pubblicazione che si rivolge, con cadenza mensile, al pubblico italiano e romeno, mediante due sezioni linguistiche distinte e insieme relate, realizzando in questo modo una doppia promozione: della cultura romena in Italia e della cultura italiana in Romania. Sito personale: www.afroditacionchin.ro


Angela Caccia, funzionaria in un ente pubblico, matura la giusta dose di frustrazione che si sublima poi in qualche squarcio di creatività. Abita una zona del meridione molto legata alla tradizione – la sua Calabria Saudita – che cura morbosamente le radici e… perde il fiore, i tanti talenti di cui brulica. Qualcuno, di larghe vedute, disse ‘veni vidi vici’, in questo suo piccolo mondo, vagola vive verseggia. Ha vinto, fra gli altri, il concorso Insanamente 2012. È da poco uscita la sua raccolta Nel fruscio feroce degli ulivi (Fara 2013), prefata da Davide Rondoni. Web: ilciottolo.blogspot.it


Anna Ruotolo (1985) vive a Maddaloni (CE). Suoi testi sono apparsi in riviste come “Poesia”, “Capoverso”, “Poeti e Poesia”, “Italian Poetry Review”, nel quotidiano “Il Tempo” e in vari blog e riviste online (Absolute Poetry 2.0, Neobar, L’occhio del pavone, Poetry Wave-Dream, Blanc de ta nuque, Imperfetta ellisse, Poetarum Silva, Farapoesia, Transiti Poetici…). Un testo tradotto in spagnolo da Jesús Belotto è pubblicato nel n. 4 della rivista internazionale online “Poe +”. Collabora con “Poesia” (Crocetti) e il mensile “MyGeneration” dove cura la rubrica “La Strofa sul Sofà”. Dal 2008 al 2010 ha curato e condotto il poetry slam “Su il sipario” in diversi locali casertani. È presente in antologie poetiche: Quattro giovin/astri (Kolibris 2010) La generazione entrante. Poeti nati negli Anni Ottanta (Ladolfi editore, 2011 – a cura di Matteo Fantuzzi e con una prefazione di Maria Grazia Calandrone), ecc. Secondi luce (LietoColle 2009) è la sua opera prima. L'ultima raccolta è Dei settantaquattro modi di chiamarti (Raffaelli 2012). Gestisce il sito personale: www.annaruotolo.it e il blog SpazioPoesia.2


Clery Celeste (foto Daniele Ferroni) è nata a Forlì nel 1991, città in cui vive. Dopo il liceo classico, ha frequentato il corso di tecniche di radiologia medica per immagini e radioterapia presso l’Università di Bologna. È stata vincitrice dei premi: “Tropea Onde Mediterranee” (2009, 2010); “Agostino Venanzio Reali” (2009, 2010, 2012); “E. Cantone” (2011, 2012); “Pro Loco Fiume Veneto” (2011); “Biennale internazionale dei Giovani artisti dell’Europa e del Mediterraneo” (2011-12). Risulta finalista nel “Premio Rimini” (2014). Suoi testi sono presenti in riviste e siti (Confini, 2009, Società Editrice Il Ponte Vecchio; «Le Voci della Luna», 2011). La sua opera prima è La traccia delle vene (LietoColle editore, 2014).


Fabio Cecchi
è nato a Cesena è nato a Cesena nel 1991. Risiede a Igea Marina ed è studente universitario di ramo umanistico. Nella variegata sfera delle “attività in seconda” si alternano la composizione pianistica, il volontariato, il calcetto, lettura e scrittura. Ignoto e convinto hardiologo (seguace della poetica di Thomas Hardy), nel vasto mar letterario si è sospinto in particolare sull’Ottocento meno considerato (Guerrini, Prati, Graf, Cena…). Da questi e non solo attinge nella lenta formazione, tra slanci sociali e squarci intimisti, di un corpus poetico di – sempre relativo – valore. Suoi saggi e/o versi sono stati pubblicati da Fara nei volumi: Chi scrive ha fede?, Scrittura felice e Letteratura… con i piedi.


Francesco Osti nasce a Morbegno (Sondrio) nel 1976, qui vive e lavora. Suoi testi sono apparsi su alcune riviste ed antologie fra cui Nuovissima poesia italiana (Mondadori, 2004), testi poi raccolti nel suo primo libro di prose poetiche intitolato Errori di sintassi edito nel 2005 da Lietocolle, e Almanacco dello Specchio (Mondadori, 2007) i cui testi sono confluiti in Itinerari stampato nel 2010 dall'editore Stampa2009. Nel 2011 è uscita per l'editore salernitano L'arca Felice la plaquette dal titolo Viale Orobie. Nel luglio 2007 è stato fra i finalisti del premio “Cetona Verde Poesia”.


Lorenzo Mari (Mantova, 1984) ha imparato a leggere a un’età non particolarmente precoce, ma, una volta iniziato, non ha più smesso. Coltiva la poesia in tutte le sue forme, ma al tempo stesso odia tutte le sue forme. Di tanto in tanto, traduce, all’unico scopo di mantenere i piedi in due scarpe diverse, e le orecchie in due mondi diversi. Milita in vari partiti, ma pensa che questo sia soltanto colpa dei social network. Continua a non capire chi dice di preferire il rugby al calcio e chi parla di valori per poi smentirli in azioni e opere – soprattutto opere. Ama comporre preghiere laiche, ma non se ne vanta. Non sa cantare.

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