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Laura Bonalumi
Gli occhi del mondo

€ 10,00 pp. 142 (Sia cosa che)
ISBN 888780897X

« Un tema difficile trattato con leggerezza
È stata brava Laura Bonalumi (…) perché ha toccato con leggerezza un tema così scottante come le violenze sui minori. (…) il tema resta sullo sfondo di un incontro apparentemente casuale che appare subito come una storia d'amore, sbocciata per gran parte delle pagine solo al telefono(…). Di questo mondo, Laura coglie le ipocrisie e con quel suo linguaggio, a tratti da soap-opera, a volte drammaticamente graffiante, le denuncia. Da leggere. » (Loris G. Navoni, in «Voce Amica», Cernusco, settembre 2006)

Gli occhi del mondo, narra la storia di Marta, una giovane pittrice, che conduce un’esistenza agiata e ha uno stile di vita un po’ distaccato, lontano dalla realtà. Fino a quando una telefonata anonima la cattura e la coinvolge in uno
strano rapporto fatto di sole voci. Scoprirà un mondo di angoscia, di orrore, di chi utilizza i bambini come strumenti. Strumenti di piacere. Un mondo che fatica a riconoscere come tale, ma che purtroppo troverà
esserle molto vicino.
Questo romanzo non ha la presunzione di analizzare una piaga sociale così devastante e profonda. Ha solo l’obiettivo di ricordare al lettore, attraverso la narrazione di una storia, di porre molta attenzione, di vegliare, e di non scordare che la vita dei bambini è preziosa, come lo è il futuro che essi rappresentano.

“Sono rimasto favorevolmente colpito dalla capacità
dell’Autrice di trattare una tematica così dura da digerire,
così repellente e contraria all’umano perdono
con la sola forza delle parole. Che non ha bisogno di
indagare nell’atto e che può essere illuminante anche
in maniera trasversale ed indiretta.” (Stefano Martello)

Ecco cosa pensa di questo libro L'Arcilettore

Questo libro ha la grande capacità di coinvolgere il lettore nella presa di coscienza di un grande problema, come quello della pedofilia e del maltrattamento dei bambini, partendo da un personaggio, sensibile, ma assolutamente inconsapevole dell'esistenza stessa di questa piaga. Marta, la protagonista, è un'artista che sta aspettando di ricevere la conferma di un invito per una personale in una Galleria d'arte a Parigi. La donna, che vive in un appartamento datole in uso dalla madre, insegna all'accademia e vuole vivere con la sua arte, stabilendo in questo modo una rottura definitiva con la propria famiglia, in particolare con la madre con la quale non riesce a stabilire un rapporto. E' a questo punto che riceve una telefonata di aiuto da uno sconosciuto che le chiede aiuto perchè il dolore che ha vissuto lo sta spingendo al suicidio. L'estrema casualità di questo incontro telefonico la porterà a cercare di aiutare il misterioso interlocutore, un medico che si è occupato di un bambino maltrattato e violentato dal padre e poi licenziato dall'ospedale, scoprendo la realtà della pedofilia, fino all'interno della propria famiglia. Ma quello che colpisce di più di questo libro, che sicuramente tratta un tema angoscioso, è la delicatezza della scrittura dell'autrice che permette al lettore di non restare sopraffatto dalla scabrosità del tema, ma anzi di prenderne coscienza con un approccio che consente di non dimenticare. www.arcilettore.it

Laura Bonalumi quarantenne, milanese. È una creativa pubblicitaria, le piace raccontare storie di donne, parlare dell’universo che le appartiene e, come è stato per il suo primo romanzo Wild Iris (Editrice Nuovi Autori 2002), indagare il mondo degli artisti. C’è la voglia e il desiderio
di attraversare con le vicende narrate, un tema
sociale. Senza addentrarsi nei meandri di burocrazie giudiziarie, politiche, ma attraverso gli occhi della gente comune.
Questo libro è dedicato a Don Fortunato Di Noto, al suo Telefono Arcobaleno, che da anni, in silenzio, combatte contro gli abusi e le violenze che hanno per vittime i più deboli.

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