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Gladys Basagoitia Dazza
Danza immobile

€ 13,00 pp. 196 (Sia cosa che)
ISBN 978 88 95139 90 6

Riconoscimento speciale opera straniera tradotta in italiano del Premio “Città di Marineo” 2011

Segnalato al Premio “Civetta di Minerva”

Danza immobile, ovvero un moto oltre lo spaziotempo, una parola cullata dal silenzio (“il profumo d’infinito”, Serenità, fatto di “spazi vuoti”, Punteggiatura?), un pensiero che si immerge con la sapienza gioiosa e ferita della carne nel mistero (“che sarà dei miei piedi / quando le mie radici / diventeranno / semi alati?”, Nuovo orizzonte), una poesia che a tratti si fa preghiera (“non Ti chiedo nulla / soltanto Ti ringrazio”, Ringraziarti).
Gladys Basagoitia ci dona un’opera sapienziale
che ricorda passaggi del Qohèlet, ed anche poesie visionarie in cui il sogno è specchio enigmatico e provocante della realtà come nei passi della Genesi in cui si parla di Giuseppe o nel profeta Daniele (del resto i richiami biblici sono molteplici e onnipresenti, anche se discreti). Lo sguardo profondamente umano e affratellante (si veda la dedica iniziale) di questa voce che si esprime in due lingue certo vicine, ma con una loro timbrica ben riconoscibile e una storia letteraria prestigiosa,
si insinua con acuta dolcezza in quella tensione vibrante fra cuore e mente che è l’essenza della nostra natura. Citiamo solo alcuni versi sparsi di questa affascinante coreografia poetica e rimandiamo alle prefazioni di Vittoria Bartolucci e Antonio Melis per una più approfondita mappatura di questa raccolta che ci aiuta a fare il punto, che ci emoziona e ci sollecita ad amare il chiaroscuro
del nostro andare: “scrivo quando il mistero / mi detta le parole”; “spirito fatto carne / arriva
al suo mare / il sangue”; “partorisco tempeste / m’inghiotte la voragine”; “necessito dell’enigma / per accendere i miei sogni”; “indossa la musica il sorriso / per nessuna ragione porta il lutto / nemmeno quando non ci sarò più”; “malgrado le morti delle ore / la gioia ci avvolge con il suo splendore”; “dopo lo strazio della tua partenza / scoprii con gioia la mia luce / – ora che in un altro spazio tu risplendi / e tu sei forse il sole di un altro sogno –”; “ieri ho vissuto l’ascolto di Poeti che
non / scrivono / e che ascoltandoci completano le nostre poesie”; “scrivere in un’altra lingua / è
un atto di fede cosmica”…

Gladys Basagoitia Dazza nata a Lima (Perú),
cittadina italiana, poetessa bilingue, traduttrice, performer, biologa, vive a Perugia. Premiata più volte in importanti concorsi di poesia e narrativa, nazionali e internazionali (ultimo il Premio Minerva Etrusca 2011), è presente in varie antologie e ha pubblicato numerose raccolte; fra le ultime: Acquaforte (2003), Rêverie (2004), Il colore dei sogni (2005), la raccolta bilingue La carne / El sueño (2007). Opere narrative: Il sorriso del fiume (1995) e la seconda edizione, corretta e ampliata, Il fiume senza foce (2008).

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