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AA. VV. Le voci dell'arcobaleno

 

Ci sono molti modi

di Giuseppe Callegari (responsabile del Centro Provinciale Audiovisivi di Mantova)

Ci sono molti modi di raccontare, anzi ciascuno di noi possiede un DNA specifico e particolare nel momento in cui raccoglie le cose che lascia disordinatamente intorno per tentare una relazione con gli altri. C’è chi va immediatamente al cuore del problema, c’è chi sceglie un lento avvicinamento, chi opta per una comprensibile elisione, chi per una non meno comprensibile esplosione.. Il modo di scrivere di Daniele Bottura non prevede un inizio, la rottura dell’equilibrio, il superamento della prova e la vittoria finale e la ricostruzione di un nuovo equilibrio.. I suoi racconti e le sue storie sembrano dire: "ricostruiamo insieme l’equilibrio"; e non si tratta di una richiesta di aiuto, ma di un modo di vedere il mondo. Non cerca il colpo di scena finale, addirittura la fine rappresenta l’invito a ricominciare quella storia perché c’è il tentativo di una comunicazione all’interno della quale ciascun lettore possa sentirsi attore passivo ed attivo nello stesso momento. È un modo di raccontare in cui il significato non è fornito dall’esponenziale accostamento di due frasi, ma da quello che manca fra un punto ed una maiuscola. Non c’è inizio, non c’è fine perché in queste brevi storie si accatastano luoghi comuni e cibi precotti e si accende il lampeggiante di un semaforo che governa un traffico di emozioni, relazioni e comunicazioni.

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AA. VV. Le voci dell'arcobaleno

Sono commossa per le scritture che ho appena letto, parlano di te, di ciò che sei per noi di quanto il tuo scrivere arrivi, avvolga, rammendi, ritorni incisivo e più forte come un canto sommesso e deflagrante inginocchiato e stremato davanti alla nostra anima in transito è una bella fortuna averti incrociato
un abbraccio grazie e ciao a.

Alcune recensioni di amici di lettere

Romantico azzardo

di Antonella Fretta (associazione culturale Scritture dannose)

Romantico azzardo
tu parli di tutti noi
di ciò che, dentro di noi,
accampa un'intesa
col fuori di noi

di come la sosta,
nel viaggio furente e sconquassato della vita,
procuri incertezze d'amore

malinconica non appartenenza
ad un luogo preciso

Allora ti fermi
nel passaggio d'elezione:
l'autogrill, metafora strana,
sosta obbligata, non fasulla
per chi, nello scrivere,
sente la catarsi nascosta
della propria prorompente indole

indomita e trasgressiva voce

è un libro sibillino e mordace
lavora ai fianchi
sfianca
nel semplice incedere
dei guai del pensiero
che, sempre di più,
si attaccano al cuore.

Ecco quello che mi hai lasciato con la tua scrittura, letto e riletto, lo rileggo anche oggi. Parla di me, come in una gabbia attaccata alle mie ossa. Grazie.

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Stupito e affascinato

di Luca Trentini

Ciao Daniele, ho finito da poco il tuo libro e mi sono subito messo al computer per scriverti quello che ne penso (in realtà questa frase risale ad una settimana fa! Il tuo libro l'ho praticamente letto tutto durante la notte dopo la cena con il Bregola e già il giorno dopo avevo iniziato a scriverti la mail, ma poi per ragioni tecniche – il mio computer è un dinosaurico 386 senza modem e tutte le mie mail le leggo e le spedisco col PC della morosa – ho rimandato di parecchi giorni l'invio vero e proprio. Ma torniamo al libro…). All'inizio volevo usare espressioni come "molto bello", "affascinante", "fantastico", ma poi ci ho pensato un po' su e ho capito che sono tutte parole che non esprimono a pieno quello che ho provato. Forse, il modo più veritiero di descriverti quello che ho sentito è dirti che i tuoi racconti mi hanno fatto sentire bene e mi hanno fatto riflettere. E credo di aver racchiuso con questa espressione molte più sfumature su ciò che ho provato di quante tutte le altre parole avrebbero potuto contenere. Ancora una volta davanti a FFWD, STOP, PLAY, PAUSE mi sono sentito stupito e affascinato, ma ho scoperto anche molti altri racconti (quasi tutti in verità!) che mi hanno emozionato. Il primo che mi viene in mente è DIPENDE DAL CHIARO DI LUNA. È una bella storia, un bel meccanismo di suspense e, in definitiva, secondo me, una piccola perla noir. E poi I TESTIMONI DI CLEOPATRA, e MARCELLO (molto bello!) e 10 MARZO 2002 e TRIESTE e… insomma, dovrei riscrivere praticamente l'intero indice del tuo libro, perché ognuno dei tuoi racconti, a suo modo, mi ha colpito.

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