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AA. VV. Le voci dell'arcobaleno

Intervista a Paolo Galloni

Le affinità casuali

di Vincenzo D'Alessio

I temi affrontati da Galloni nella successione dei suoi racconti brevi che egli definisce "blog", utilizzando la chiave moderna del web, sono di grande attualità e sono stati concepiti per divertire che scrive e provocare che legge.
Scriveva Italo Calvino a conclusione delle sue storie che: "Questa formula del 'divertimento' io l'ho sempre intesa che chi deve deve divertirsi è il lettore: ciò non vuol dire che sia altrettanto un divertimento per lo scrittore…"
Il nostro autore c'è riuscito bene: ha saputo cucire avvenimenti e personaggi illustri della storia umana dialogando con serenità sulle vicende accadute e sulle probabili vicissitudini dell'umanità nell'incontro con questo ventunesimo secolo.
Parlando di sé e delle sue innate qualità di scrittore egl iscrive testualmente: "Ho un passato di timidezza che mi ha portato a imparare stando dietro le quinte desiderando il palcoscenico."
Meravigliosa premura la sua nel rivelare il ruolo vero e sincero dello scrittore di storia che sa defilarsi al momento opportuno per non invadere con i propri ri-sentimenti la scena della storia.
Ritorna costante il richiamo alla "caverna", a questo luogo ancestrale (molto vicino all'utero materno) dove l'uomo/la maschera vive incatenato e guarda scorrere sulla parete della caverna, appena illuminata, le ombre che si alternano all'esterno di questa. La verità è irraggiungibile, anche per gli scrittori della storia, anche per il fanciullo schietto e sincero legato alle categorie generate dalla natura/madre feroce. Anche la storia è incapace di rivelare per intero la tragedia dell'apparenza che cela la menzogna.
"Il potenzialmente perverso della cultura dell'apparenza sta nel fatto che essa non è una porta d'accesso verso un vasto territorio di immaginario immateriale, ma un'enorme bolla che imprigiona l'immaginario, se ne appropria e sottrae alla psiche (la responsabilità del) lavoro creativo" (p. 70).
Auguriamoci che questa odierna società intrappolata in questa misera bolla d'aria lasci cadere dal suo interno qualche "rossa arancia matura" da spremere realmente come azione, e il cui succo cada nell'ardente Africa.

Montoro Inferiore, maggio 2005

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