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Nota critica di Liliana Ugolini inviata a Gladys Basagoitia

La scelta, la cura di Alessandro Ramberti privilegia la qualità lasciando ampio spazio alla libertà d’espressione e di stile. Interessante ed esplicativa la costruzione del libro che non tralascia, su ogni autore, poetica e critica.
Alcuni poeti li conoscevo e altri sono stati piacevoli nuovi incontri. I testi coinvolgenti nella loro umana voglia di parola poetica sono qui esplicitati al meglio. Non farò in dettaglio una nota su tutti i testi anche se lo meriterebbero. Il tempo è tiranno.
Voglio dirti che Il colore dei sogni, lo ritengo prezioso perciò che viene detto e come. La tua poesia è toccante, a volte fugge “su una stella” per resistenza, voglia di credere nonostante tutto nel bello e nel buono. Si fonde nei “salici che siamo noi” e nella percezione del “silenzio definitivo, e nell’aroma inestinguibile”, dice che tutto cambia anche se “inesorabile agita il fondale”.
Poesia densa di emozioni trasmesse con forza e passione. La ragione fa il punto e la poesia armonizza in una astrazione impalpabile come la bellezza indicibile. E nei versi narri l’umana storia dell’anima infinita che si fonde caoticamente al cosmo dandoci profumi, suoni, colori. “Fino ai confini dell’inverno” ma in un mare presente che ci salva. Straordinariamente profonda e penetrante la tua poesia ancora così bella mi ha incantata e forse credo anch’io ora che “il raccolto possa spartirsi equamente” se esiste un sentire così.

Liliana Ugolini, vive e lavora a Firenze. Ha pubblicato undici libri di poesie ai quali hanno partecipato vari artisti con immagini pittoriche, fotografie ed elaborazioni al computer. Da L’ultima madre e gli aquiloni 1998, Marionetteemiti 1999, Pellegrinaggio con eco 2001, Impersonate 2002, Spettacolo e palcoscenico 2003, sono stati tratti spettacoli teatrali omonimi, già ripetutamente andati in scena. Cura da anni per Pianeta poesia con Franco Manescalchi, per il Comune di Firenze, la poesia multimediale e la scrittura scenica.

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