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L'universo che sta sotto le parole

III Come farfalle diventeremo immensità: Giuria
vai al bando

angelo levaCristina Lega

francesco di sibioEnrico Medri

lucia
Federica Fantini

marco frattaFilippo Amadei

francesca abbiati
Francesca Abbiati

bardotti
Gaetano Foggetti

maria pina Jennifer Ruffilli

nino di paoloStefania Zanetti

riccardo burgazziThomas Casadei

federicaVincenzo Capodiferro

 

 

Cristina Lega è nata a Meldola il 03/12/1974. Lavora nell’Ospedale Bufalini di Cesena. Come moglie di Guido Passini, da anni si occupa del Davide e Guido insieme Fibrosi Cistica Trust organizzazione che ha a cuore la divulgazione e la sponsorizzazione di progetti di ricerca per sconfiggere la fibrosi cistica. È attiva in varie iniziative di valenza culturale e sociale, anche nelle carceri e nelle scuole.


Enrico Medri, nato a Forlì nel 1969, collega e amico di Cristina, decide di conoscere meglio Guido Passini, dopo essere stato ricoverato per una polmonite ed aver letto e temporaneamente vissuto, le sensazioni raccontate nel suo primo libro Senza fiato.
Da allora, un crescendo di sintonia, mista ad ammirazione e affetto, ha legato le loro esistenze in amicizia sincera, fino all’ultimo respiro e oltre…


Federica Fantini è psicologa psicoterapeuta, i bimbi con cui lavora la chiamano la "dada delle emozioni" e crede che nessuno meglio di loro abbia mai descritto il suo lavoro! Avere a che fare con le emozioni di grandi e piccini è una grande responsabilità ma è anche una grande scoperta e ricchezza! La stessa cosa succede nell'essere giudice di queste meravigliose poesie, tocchi tutte le emozioni che gli scrittori provano e ti trasmettono, impari a conoscerli meglio e soprattutto arricchisci il tuo personale "cammino".


Filippo Amadei (foto Daniele Ferroni) è nato a Ravenna 35 anni fa. Consulente aziendale, appassionato e praticante di innumerevoli sport. Molti dei suoi amici non riescono ancora a capire cosa c’entri la poesia in tutto questo. Ma lui li mette a tacere dicendo che la poesia c’entra con tutto, sempre. Ha pubblicato La casa sul mare (Il Ponte Vecchio, 2005), Saperti a piedi nudi (LietoColle, 2009) e Oltre le ringhiere (Raffaelli Editore, 2014). È tra i fondatori dell'Associazione Culturale Poliedrica.


Francesca Abbiati è nata e cresciuta a Urago d’Oglio, paesino della provincia di Brescia a cui deve tutto il suo amore per i libri e la poesia. Col diploma del Liceo Classico in tasca, si è trasferita per proseguire gli studi universitari prima a Trieste (Scienze e Tecniche dell’Interculturalità) e poi a Forlì (Criminologia), dove vive da circa dieci anni. È mediatrice interculturale e lettrice seriale. Ha partecipato a diversi concorsi di poesia, segnalandosi tra i primi classificati, e proprio grazie a uno di questi ha conosciuto Guido, amico prezioso. Quest’incontro ha rafforzato la sua ferma convinzione che la parola scritta abbia una forza inarrestabile e sia un mezzo potentissimo per avvicinare, curare e cambiare le persone.


Gaetano Foggetti è vicepresidente del Corriere Romagna con Sede legale in Forlì, corso della Repubblica, 186, tel. 0543/35520, forli@corriereromagna.it , e sede centrale in Rimini, p.zza Tre Martiri, 43/a Web: www.corriereromagna.it


Jennifer Ruffilli lavora al Comune di Forlì e ha seguito da sempre con entusiasmo le iniziative e gli eventi di Katia Zattoni e Guido Passini, collaborando attivamente alla loro organizzazione e inviando versi pubblicati nelle antologie curate da Guido.


Stefania Zanetti (Forlì, 1968 ) è nata attrice nella Compagnia delle Liridi. Partecipa a progetti  artistici e di volontariato all'interno della Casa Circondariale di Forlì, spettacoli teatrali e manifestazioni dove ci sia impegno sociale ed artistico. Scrive poesie pubblicate in Come farfalle diventeremo immensità 1 e 2 (Fara 2014 e 2015).

 
Thomas Casadei
, nato a Forlì il 10.07.1974, risiede a Forlimpopoli. Sposato, è padre di una figlia. Si è laureato a Bologna con una tesi in Filosofia del diritto su Michael Walzer. Nel 2003 è diventato dottore di ricerca in Filosofia politica all’Univ. di Pisa (tesi su Tom Paine). È stato docente di ruolo di Storia e Filosofia nella scuola superiore. Dal 2015 è Professore associato in Filosofia del diritto presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Modena e Reggio Emilia. Fa parte del Comitato di direzione di varie riviste fra cui Cosmopolis e Governare la paura – Journal of interdisciplinary studies. È membro del Comitato di Redazione di Filosofia politica, della Rivista di Filosofia del diritto, de La Società degli Individui, nonchè di SR – Il Senso della Repubblica nel XXI secolo. Collabora con il mensile Una città e con Clionet. Già direttore dell’Istituto Gramsci di Forlì, dal 2012 è componente del Comitato scientifico della  Fondazione Gramsci Emilia-Romagna  e dal 2015 del Comitato Scientifico dell’Istituto per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea di Forlì-Cesena e del Comitato scientifico del Centro Internazionale di Studi e Documentazione per la Cultura Giovanile (ISDC) con sede a Trieste. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo le ultime: Tra ponti e rivoluzioni. Diritti, costituzioni, cittadinanza in Thomas Paine (Torino, Giappichelli, 2012); Il sovversivismo dell’immanenza. Diritto, morale, politica in Michael Walzer (Milano, Giuffrè, 2012); I diritti sociali: un percorso filosofico-giuridico (Firenze, Firenze University Press, 2012).


Vincenzo Capodiferro nasce a Lagonegro, in Basilicata, nel 1973. Dopo aver frequentato il Liceo Classico presso il Seminario Pontificio di Potenza, si è laureato in Filosofia presso l’Università di Roma, “La  Sapienza”. Attualmente vive a Varese. Dopo una lunga permanenza in Lucania, caratterizzata da passioni popolari storiche e poetiche, l’interesse si è rivolto soprattutto alla filosofia. Trai suoi ultimi scritti si segnalano: Noetica, Roma 2014; Golgota, Brescia 2015; Teodicea, Brescia 2015. Ha scritto Teresa Armenti su di lui: «Sorprende ed incuriosisce sempre Vincenzo Capodiferro per i suoi scritti poliedrici, che vanno dalla poesia alla satira pungente e ritmata, all’antropologia, alla denuncia del degrado sociale e politico, alla storia». E così Vincenzo D’Alessio: «Le professoresse Teresa Armenti e Ida Iannella, che hanno accompagnato l’Autore negli anni della scuola dell’obbligo, hanno raccolto con gioia il ritorno del loro alunno divenuto un collega capace di trasfondere la ricchezza delle sue radici lucane nella realtà letteraria nazionale».

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