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PaginaTre (Paolo Calabrò)

Via Cialdini (Michele Luongo)

Autori Vari
Ascolto per scrivere

a cura di Alessandro Ramberti

€ 16,00 pp. 302 (Nefesh 8, gennaio 2014)
ISBN 978 88 97441 38 0

Tutti scriviamo “creativamente” col nostro vivere, se non in lettere, e siamo chiamati, nello spazio-tempo della nostra esistenza, alla responsabilità che discende dalla autoconsapevolezza (rispondere significa aver prima “ascoltato”), una responsabiltà legata alla nostra socialità e che è l’altra faccia della libertà. Libertà anche di non ascoltare, di non ascoltarsi, ovvero di isolarsi, asocializzarsi. Ecco, le intense giornate trascorse a Le Castella (KR, al luogo e all’ammiraglio ivi nato Uluç Alì è ispirata l’illustrazione in copertina appositamente e gentilmente creata da Maurizio Caruso), grazie all’impegno di Angela Caccia, Anna Violante, Rosalba Malena, Rina Zanghi e Caterina Lopez dell’Associazione Le Madie (lemadie.blogspot.it), che hanno preparato e presentato il workshop “Ascolto… poi scrivo?”, e alla calda accoglienza presso l’Hotel La Brace (www.hotellabrace.it), ci hanno fatto riflettere sulla inevitabile tortuosità (ma anche gratuita e stupenda bellezza) del nostro andare, del nostro cammino… Ciascuno è viator/auditor soggetto a sbagliar strada, ma anche a far tesoro dei suoi errori (se vuole, e questa è la sua tremenda e meravigliosa responsabilità, in quanto essere consapevole e libero, capace e meritevole di ascolto).

Il volume contiene contributi di: Andrea Venzi (Cammino / con la mia povera lanterna oltre / la terra dove tramonta il sole); Angela Caccia (E soffia ancora il messaggio / chiede un atto di fede); Bonifacio Vincenzi (Il cammino del poeta è un viaggio di solo “ritorno”); Caterina Camporesi (La vita, più che nella staticità, porta avanti il suo progetto nel movimento); David Aguzzi (il linguaggio dei segni è … costituito da forme che si muovono nello spazio attraverso una corporeità sempre presente); Davide Zizza (se discorsi e argomenti vengono espressi con metafore – possiamo annettere a queste anche i simboli –, allora la mente è più propensa ad accoglierli); Fortunato Morrone (Senza il cuore non si vive, senza l’ascolto di Dio non si vive); Francesco Cosco (nella nostra identità è presente il periodo storico del monachesimo orientale); Giusy Regalino (Quando il Filosofo fu costretto ad abbandonare Crotone, lanciò un anatema); Maurizio Caruso (l’icona che mi ammalia, mi porta dietro nei secoli, a un frammento di affresco di Ercole de’ Roberti); Paolo Sesti (Mi piace immaginare l’Esperienza come quello strumento che mi permette di “ascoltare” ma anche di “ascoltarmi”); Sergio Pasquandrea (Fosse tutto così semplice // come è pulito l’orlo delle foglie / aggredite dal vento); Teresa Caligiure (i libri svelano i segreti della natura, elargiscono consigli sulla vita e sulla morte).

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